“Purtroppo tuo fratello…”. Andrea Delogu, così ha scoperto della tragedia

Certe giornate iniziano come tutte le altre, ma bastano pochi istanti per farle cambiare per sempre. Un attimo, una chiamata, e il mondo che conoscevi non esiste più. Così, mentre il sabato sera di Rai 1 si preparava a brillare, qualcosa di inaspettato e terribile ha travolto il cuore di una delle sue protagoniste.
Andrea Delogu era in auto, immersa nei pensieri e nell’agitazione delle prove per Ballando con le stelle. Il telefono squilla, la voce dall’altra parte è tesa, concitata. Da quel momento, ogni priorità si annulla: la routine si spezza e tutto si tinge di paura e incredulità.
Il nome di Evan Oscar Delogu, fratello minore di Andrea, da quel giorno resterà inciso nella memoria di chi lo ha amato. Solo diciotto anni, una vita intera davanti, e quel sogno interrotto troppo presto a Bellaria Igea Marina, dove la moto che guidava ha perso aderenza e lo schianto è stato fatale. I soccorsi sono arrivati in fretta, ma non è bastato.
Il silenzio che cala dopo una notizia così è assordante. Il padre, Walter Delogu, ha scelto poche parole, ma di una potenza che strazia: «Il cuore a volte batte anche se è morto… Voglio che si ricordi così il nostro bambino. Addio Evan». A corredo, una foto che sorride, come a voler fermare il tempo prima che tutto cambiasse.

La notizia ha colpito non solo la famiglia, ma anche una comunità intera. Il sindaco di Bellaria, Filippo Giorgetti, ha cercato parole che possano spiegare l’inspiegabile: «Evan procedeva su una strada dritta, liscia. Ha perso il controllo della moto ed è andato a sbattere. Perdere la vita a 18 anni è qualcosa che non si riesce nemmeno a concepire. Che disastro».
Dietro le quinte di Ballando con le stelle si respira dolore e solidarietà. Produzione, ballerini, concorrenti: tutti si stringono attorno ad Andrea, che lascia Roma di corsa per raggiungere la famiglia. In un momento, la leggerezza della tv si dissolve e resta solo il bisogno di vicinanza, di sostegno concreto.
Andrea ed Evan, due vite distanti per età ma unite da una storia familiare intensa, fatta di sfide e rinascite. Cresciuti all’ombra delle difficoltà — lei ne aveva parlato nel libro La collina, raccontando una famiglia che ha lottato per superare il dolore e la dipendenza. Evan è arrivato anni dopo, portando una nuova luce. «Mio fratello è il più bello del mondo. Non lo taggo se no si incazza», aveva scritto Andrea pochi mesi fa, allegando una foto piena di gioia e complicità.
Ora quel sorriso resta sospeso, come una fotografia che nessun tempo potrà sbiadire. Un fratello perso troppo presto, un amore che resiste al dolore. E una famiglia che, ancora una volta, si stringe cercando di ricordare la luce, non solo l’assenza.
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